Le capacità relazionali di Davy Cooper sono quasi inesistenti, visto che è cresciuto in una solitudine quasi totale da una madre affetta da agorafobia. Ora che è morta, Davy ha bisogno di farsi degli amici per la prima volta nella sua vita. Viene notato da Gavin Walker, ma è talmente intimidito da quel ragazzaccio che veste alla moda, sexy e sicuro di sé, da gettare via il suo numero di telefono ogni volta che gli viene offerto.Quando Gavin lo difende da un tizio maleducato, Davy inizia ad affezionarsi un po’ a lui. Ma. con la sua esperienza limitata, pensa che loro due siano troppo diversi e che qualsiasi cosa di più profondo di una conoscenza superficiale finirà in un disastro totale.
La semplicità della storia, la dolcezza e la forza – nonostante la fortissima timidezza e l’inettitudine relazionale di Davy. Davy alla fine sarà il super eroe che rimetterà in riga Gavin!
La sfacciataggine sexy e la puttanaggine mista ad apparente superficialità di Gavin, che per fortuna sua è un personaggio di sostanza dietro la maschera del super figo, e che nasconde una gran profondità e il trauma emotivo di essere stato TRADITO da chi si ama (ogni riferimento a sua madre che cerca, pateticamente, di copiare Brooke Logan è puramente voluto!).
Il loro rapporto che è un lento crescere dall’amicizia all’amore, che supera la CAZZAGGINE di Gavin (una scena in particolare che fossi stato io al posto di Davy la storia si sarebbe stoppata a capitolo 8 ….)
Che diventa forte di giorno in giorno, al punto da non vacillare davanti all’improvviso bisogno di spazio a causa di *Spoiler*
Un amore che matura al punto di assumersi importanti responsabilità.
Un amore timido e forte che sboccia di parola in parola e che rilassa la mente del lettore…
In più la presenza degli amici di Gavin ,anche di quello antipaticissimo come il fratellastro perfido di CandyCandy, di nonno Ray
…. Fanno di questa storia un buon consiglio per queste giornate di sole, il tutto accompagnato da una bella caraffa di tè freddo!
Secondo il gioco ideato da @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ il particolare da non dimenticare:
«Vuoi venire a vedere la mia stanza?»
[…] Testa e piedi tra le pagine dei libri […]