Christine Feehan_ Il principe vampiro. Attrazione fatale

Mikhail Dubrinsky è un principe carpaziano e ha vissuto a lungo nelle tenebre, desideroso di sangue. Per riuscire a domare l’istinto che lo trasformerebbe in un crudele vampiro, deve trovare la sua metà, una compagna che illumini il buio in cui vive e lo aiuti a perpetuare la sua specie. Raven Whitney è la donna che aspetta: dolce, forte, incredibilmente sexy e sensitiva. Quando si incontrano, Mikhail capisce che deve possederla e trasformarla in una carpaziana, per vivere felici in eterno. Ma intanto un gruppo di fanatici cacciatori di vampiri vuole far strage di tutte le creature non umane e un vampiro traditore, che uccide i mortali e minaccia i suoi simili, è tornato all’attacco. Mikhail deve difendere i suoi sudditi e proteggere la sua anima gemella da oscure forze di cui lei non sospetta neanche lontanamente l’esistenza…

Al di la della copertina e del fatto che il libro può non piacere per il modo…. come dire antico (?) in cui l’uomo ragiona nei confronti della donna.  (-.-)
Rileggendo stralci di questo libro mi rendo conto,una volta di più, che il 90% dell’amore per questa storia è Mikhail e il suo percorso. Il suo tornare a vivere, il suo fare i conti con emozioni di cui aveva dimenticato il sapore e la consistenza. Tutto prende in via con il loro primo dialogo:

La pena lo travolgeva, lo consumava. Sollevò la testa e lanciò un ruggito di dolore, era un animale ferito. Non sopportava più quella terribile solitudine.

“Il guaio in realtà non è essere soli, è il sentirsi tali. Ci si può sentire soli anche in mezzo a una folla, non credi? “
“E’ quel che ho sperimentato, concordò.” Si rese conto che stava trattenendo il respiro, in trepidante attesa del contatto. Un’umana. A chi mai poteva importare dei suoi pensieri? Era curioso di saperlo.
“A volte vado in montagna e rimango da sola per giorni, settimane, e non mi sento sola, ma a una festa, circondata di gente, mi sento più sola che mai.”
Mikhail sentì una fitta calda nelle viscere …..Lei gli aveva ricordato che esistevano le risate, che c’era qualcosa di più del puro esistere.

Ecco io già sono partita in quinta con gli occhi a cuore. Ad un certo punto Lui  in preda al suo tormento interiore, Raven è la sua compagna della vita non può e non vuole lasciarla andare, ma lei è come il vento, vaga libero …

«Allora non incatenarlo, Mikhail. Confida che resti al tuo fianco».
«Come posso proteggere il vento, Edgar?»
«Ho sempre creduto in te, nella tua forza e nella tua bontà. È da così tanto tempo che senti leggende e menzogne sulla tua razza che stai cominciando a credere a delle sciocchezze. Un vegetariano trova repellente chi mangia carne. La tigre ha bisogno di prede per sopravvivere. Una pianta ha bisogno d’acqua. Abbiamo tutti bisogno di qualcosa. Tu prendi solo ciò che ti serve. Inginocchiati, ricevi la benedizione di Dio e torna dalla tua donna. Troverai un modo per proteggere il tuo vento».

Mikhail si inginocchiò obbediente, a testa china, lasciandosi confortare dalle parole piene di pace del vecchio. Fuori, la furia della tempesta si placò all’improvviso, come se avesse esaurito la sua rabbia e potesse finalmente riposare.
«Grazie, padre», sussurrò Mikhail.

La storia procede molto velocemente, e per motivi che non vi racconterò,  Mikhail per salvare la vita di Raven la converte in carpaziana. giustamente lei all’inizio non accetta questa idea, insomma tutta la sua identità umana è cancellata, lei ha solo il sangue carpaziano nelle vene, adesso, ma la sua mente resta nei limiti dell’umano. Raven gli chiede a questo punto di lasciarla morire, solo lei e lui risponde …

 «Non capisci. Tu sei la mia vita. Il mio cuore. Non esiste Mikhail senza Raven. Se cerchi l’oscurità eterna, io devo seguirti. Non avevo mai conosciuto il dolore e l’estasi dell’amore come lo prova la nostra gente, finché non ti ho trovata. Tu sei l’aria che respiro, il sangue nelle mie vene, la mia gioia, le mie lacrime, i miei sentimenti. Non potrei continuare un’esistenza vuota e arida. Sarebbe impossibile. Il tormento che hai patito in quelle poche ore senza il contatto con me non sarebbe nulla in confronto all’inferno a cui vuoi condannarmi».

Ci sono mille  citazioni e moltissime scene, molti momenti di una sessualità/sensualità accattivante, di questo libro, molte pagine, virtualmente, spiegazzate. E sono stata contentissima di ripassarlo

Un ultimo commento, a fine post, lo devo per forza dedicare a Gregori, il guaritore dei Carpaziani, in questo primo libro lascia una traccia significativa, che mi ha reso impossibile non amarlo follemente, sarà protagonista di “Il principe vampiro: Magia nera (Dark #4)” Christine Feehan

“Gregori era come acqua che scorre tra le dita – impossibile da trattenere. Era un’autorità a sé, un uomo cupo e pericoloso sul ciglio di un abisso di follia.”

Ci si legge amici :**

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