Viola Lodato Nessun’altra strada

2015 Reading Challenge: 6 Un libro scritto da qualcuno con meno di 30 anni


null Victoria è una ragazza di ventitré anni che vive in una società angloamericana dai tratti quasi post-apocalittici e orwelliani. Il suo passato è costellato di eventi negativi che l’hanno segnata e che le hanno portato via ogni cosa. Dopo aver perso tutto, finalmente riesce a trovare qualcuno disposto ad aiutarla, un lavoro, l’amore.
Da un giorno all’altro, però, si trova nuovamente da sola e decide di rischiare la vita pur di salvare Clay, l’uomo che ama. Victoria mette in atto il suo piano e cerca di fuggire oltre la Manica, verso la libertà, ma il viaggio non sarà facile come crede. Arrivata finalmente in Francia, ciò che trova la sconvolge: riaffiorano volti del passato, personaggi nuovi estremamente significativi e l’odio di Clay.
A un passo dal riappropriarsi della sua vita, Victoria si troverà costretta ad affrontare i fantasmi di un passato che credeva ormai sepolto, per salvare se stessa e chi ama.

Una storia che si legge dall’inizio alla fine mangiandosi un pò le unghia per l’ansia di sapere come andrà a finire, ipotizzando mentre si legge il peggio e sperando il meglio.
L’ambientazione e lo stile dell’autrice mi hanno acchiappata trascinandomi prepotentemente dentro questa realtà alternativa. Quindi già per questo sono più che soddisfatta!
In un certo senso ho avuto tutto il tempo la sensazione di essere dentro un videogame, non so perchè….La trama si snoda davanti a noi attraverso gli occhi di Victoria che la vive. Vicky mi è piaciuta perchè è un personaggio cazzuto, forte del suo non avere nulla, che si aggrappa ai suoi ricordi, che si aggrappa a quel poco di buono che la vita miracolosamente le concede. Vicky mi è piaciuta perchè lotta, perchè è una che lotta per se stessa e per chi ama. Invece Clay mi è piaciuto perchè in una realtà tanto grigia, ed apparentemente senza speranza, come quella non è facile rimanere così come è lui.
Un buon mix di ansia, fame, disperazione, speranza, coraggio, tradimenti, codardia e qualche accenno di tenerezza.
A parte il finale, secondo me “ingenuo” in una realtà così come si è presentata ai nostri occhi, ho avuto l’impressione che dovesse finire bene per forza…. Sarò una bastarda cinica forse ma un finale tristissimo non credo mi sarebbe dispiaciuto, perchè Vicky sarebbe stata comunque un bellissimo esempio della forza e del coraggio delle donne! Nel complesso mi è piaciuto e lo consiglio volentieri!

Secondo il gioco ideato da @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ il particolare da non dimenticare: l’ultima notte a Parigi!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: