TRENTATRE’ BLOG TOUR Tappa #4 : Musica!

CALENDARIO

Eccomi qua a presentarvi la mia tappa. Mattiniera si, il mattino ha l’oro in bocca si sa (ovvio dopo l’uso dello spazzolino 😀 )

Ho finito di leggere Trentatré da una settimana circa ed ancora sono incastrata li dentro, proprio non posso lasciarlo andare. Ci ho provato ma nessun libro mi prende, perchè il mio pensiero torna sempre lì al Fortuna, penso a cosa starà cucinando Consuelo , e quale sarà il nuovo telefilm o libro a cui si stanno appassionando D e Grace …

Siccome mi tocca di fare l’intervistatrice si capisce bene che dovrei vestirmi in tiro per l’occasione. Ma siccome si tratta di me, e della prof, immaginateci – in seconda serata, che fa molto soft porno – accomodate sul divano, in tuta o pigiama, con in mano un mojito lei ed un bicchiere di latte al cioccolato per me. Io non bevo, beh a parte una birra ogni tanto nel periodo estivo, e non è solo che sono astemia come Grace, io proprio non posso bere, con buona pace della prof.

Sarà semplicemente una chiacchierata informale sul tema musicale di Trentatré …Pronti? Iniziamo!

Di Trentatrè è nata prima la trama o la musica?
La musica ha creato la trama, poi la trama ha creato altra musica, con o senza note. Poi io ho iniziato a cantare, e non c’è più stata musica.

Qual’è la playlist della storia?
E’ molto breve, per quella mia tendenza un tantino ossessiva a riascoltare a ripetizione le stesse canzoni quando scrivo una storia:
One of us ( e che aggiungo io conosco ed ho sempre amato nella versione italiana), da cui tutto ha avuto inizio, e Amazing Grace ,con cui tutto ha avuto fine. Ma anche inizio. E un po’ la metterei pure nel mezzo. Beh, e Let it snow ( t’interrompo n’ autra vota per attaccare a canticchiare la mia versione preferita del pezzo : Frank Sinatra Let it Snow  ok ok la smetto continua pure), che cito nei ringraziamenti, che è una delle mie canzoni preferite di Natale e che ascolto anche a metà agosto. Ma ascolto tutte le canzoni di Natale, a metà agosto; non tutte però mi parlano con la voce di Grace. Dunque, mettendo insieme queste tre canzoni, cosa succederebbe se Dio fosse uno di noi? Che la sua grazia ci troverebbe e rinnoverebbe; e che lasceremmo nevicare sempre. E, certo, che io dovrei smettere di cantare, per non farlo scappare.

Quali sono le scene della storia che tu sottolineeresti con il sottofondo musicale? 
Naturalmente il primo incontro tra Grace e D (One of us), poi i due momenti in cui i personaggi cantano Amazing Grace; quando la canta D me la sono immaginata come nella versione di Alan Jackson (QUI); nel finale, anche se non ha senso, sento sempre quella delle Celtic Woman, seppure non assomigliano molto alla voce dei presenti… E poi, nell’ultima scena in assoluto, lì c’è Let it snow . In versione allegrissima. Ma ci metterei anche un Alleluia ogni volta che Grace e Michele concludono.
In qualunque versione va bene, dato che concludono in qualunque versione.
E ogni volta che sono in scena insieme D e il vecchio Giò ci metterei un jingle scemo o qualche canzone comica vecchio stampo, tipo quelle di Cochi e Renato (vi faccio presente che quando mi ha suggerito questa visione io ero ancora ai primi capitoli, e da quel momento ogni volta che D e il vecchio Giò interagivano fra loro e con gli altri li vedevo così:

imageMagari a cantare “L’uccellin della commare” …Capite quanto è pericolosa questa donna?!) … E non disdegnerei “Il coccodrillo come fa“.

Quanto in generale la musica influisce con la nascita delle tue storie?

Non ci sarebbero storie senza musica. Guido, vado a correre, stiro, cucino e ascolto musica, e lì a volte risolvo la scena che non mi veniva, altre volte immagino tutto un libro nuovo; poi quella canzone diventa un’ossessione, per me, e la metto a ripetizione ovunque. Il marito ricorda ancora mesi e mesi di Rien de rien di Edith Piaf: stava iniziando a diventare verde di muffa. Ma mentre scrivo no, non posso ascoltare musica, mi serve il silenzio (per quanto possa ottenerlo una mamma con lavatrice accesa che centrifuga e bimbo acceso che centrifuga): a quel punto le musiche mi sono già in testa e ne scaturiscono le parole. Tante parole, purtroppo: con una o due canzoni, come vedi, faccio un libro. Per fortuna di tutti è raro che io ascolti qualcosa di nuovo: ho sempre gli stessi mp3 nelle cuffie o nell’autoradio, quella che mio marito definisce sadicamente ‘musica giovane’.

E su cosa ti focalizzi in genere solo musica, solo parole oppure l’insieme? (mi ricordo in Linee che hai rielaborato il tuo culo ed il tuo cuore di Vecchioni e poi in DCDC ogni citazione degli ABBA a fare da sottofondo)

Ovviamente la melodia mi deve piacere, ma io vivo di parole e pertanto sono quelle che mi colpiscono (con ulteriore differenza da mio marito, che in quanto musicista nemmeno ha capito che oltre agli accordi c’è anche un testo, sopra quello che suona). Considera che ho una buona memoria (tutti quelli della mia generazione ce l’hanno, perché ci facevano studiare a memoria le poesie e i nomi dei dinosauri, che praticamente erano i nostri vicini di casa), perciò ricordo quasi tutti i testi delle canzoni che ascolto. Quando sono proprio in cerca di un momento, un’atmosfera, una caratterizzazione del personaggio, scartabello nei miei archivi mentali fino a reperire il testo giusto; quando invece sono del tutto rilassata e non in cerca, il testo mi colpisce a tradimento, come le ginocchiate di mio figlio.

…. ho ascoltato “Oggetti smarriti” di Ruggeri, e “This is the way you left me” di Mika, per immaginare i mesi dopo ‘quel fatto’.

 

Per conto mio aggiungerei anche William Joseph – Standing The Storm e lo colloco al Sesto giorno: In cui Dio Sente le voci

Michele passò la levigatrice sul pezzo che aveva finito, muovendola avanti e indietro, la mente scollegata da qualunque cosa fosse al di fuori di quel piano da lavoro. Avrebbe continuato così finché non fosse stato soddisfatto del risultato, finché non avesse sfogato quella miscela di creatività e dolore che ogni tanto lo soffocava, finché quel peso sullo stomaco non fosse scomparso, liberato nel legno.
Levigatrice avanti.
I soldi basteranno per la telefonata, per il cibo e anche per un po’ di umanità: costa meno di quello che si crede e rende molto di più.
Levigatrice indietro.
Ti sto dando solo dei problemi. È un’accusa che mi fanno spesso, i miei figli, di dar loro solo dei problemi.
    Avanti.
Sono qui per lei. Ne parlano quasi tutti ai tavoli. Si è diffusa la voce che hai assunto una rossa mozzafiato e sono venuti a vederla.
Indietro.
Non chiamo per me, naturalmente, so che non muoveresti un dito per me, chiamo per tua sorella, che è sparita col bambino.
Avanti.
Questa è la segreteria telefonica di Juliette, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico.
Indietro.
Scuse accettate.
Avanti.
Ti piace la cioccolata al peperoncino?
Indietro indietro indietro.
Si riebbe come sempre, all’improvviso: un secondo prima era ancora in trance, il secondo dopo stava mettendo giù il pezzo a cui aveva lavorato per chissà quanto, svuotato e stordito ma nuovamente padrone di se stesso.

E quando D realizza che l’umanità è un respiro di neve, ogni volta che si realizzano gli incastri nel grande piano della vita con tutti i suoi effetti, ogni volta che gli unicorni rosa hanno la meglio su questo ecosistema di asini, per ogni fiocco di neve :  Ogni mia parola (Come la pioggia e la nevee la colonna sonora di Sister Act , infine tanto per rispondere al tuo “il coccodrillo come fa” rilancio con “Popof” 😉

Finito il mojito, finito il mio bicchiere di latte… ognuna delle due si alza e dopo i convenevoli di rito ce ne ritorniamo ognuna delle due da dove siamo venute. E’ stato un piacere prof alla prossima!

Vi ricordo infine del

GIVEAWAY

in corso durante questo blogtour. La prof non si risparmia e regalerà una copia cartacea di Di Carne E Di Carta …. Per vincere dovrete seguire tutte le tappe del BlogTour (come da calendario lassù in cima al post indicato) e scoprire l’IMMAGINE e la PAROLA che si cela nel puzzle che vi stiamo spacciando, e poi dopo che il cervello magari vi sarà andato in pappa (come è successo a me nonostante conosca la soluzione) ringraziate di cuore i due Genietti che hanno avuto la brillante idea @ciaradh_ e @kiadalpi (vi voglio bene bimbe lo sapete)

Ecco il mio pezzetto:10561679_10202810594690681_8205169315428826893_n

Spero questa tappa sia piaciuta a voi tanto quanto è piaciuta a me.

Ci si legge amici :*

2 Risposte a “TRENTATRE’ BLOG TOUR Tappa #4 : Musica!”

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