Ransom Riggs La casa per bambini speciali di Miss Peregrine

12997113Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d’altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che – protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo – si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?

 (Breve , e credo sconclusionato pensiero….) Allora ho letto questo libro grazie al  #MissPeRA  …..L’ho finito stanotte alle 2.30 ….Mi sono addormentata pensandoci e mi sono svegliata con addosso le immagini delle scene lette. Questa, per me, è stata più che altro una lettura di sensazioni ed atmosfere. Provo a spiegarmi.  Tutte le volte che in scena sono entrati genitori e parenti di Jacob ho respirato un cinismo marcato, ogni volta che mi è stata mostrata una di quelle foto ho avvertito sensazioni inquietanti. Non vi dico poi la tristezza umana che mi ha fatto proprio il padre di Jacob, perchè l’ho vissuto come un essere umano eternamente incompiuto, un eterno fallimento, non perchè prova e sbaglia senza mai azzeccarne, ma perchè comincia e non finisce mai quello che inizia, crogiolandosi nel fallimento.   Ad un certo punto quando Jacob ha preso in mano la situazione ed è riuscito ad arrivare laddove doveva mi son detta più volte “stiamo sognando, ora si sveglia e scopre che niente è mai stato reale”, poi ho capito che non era un sogno. Ed allora nonostante l’inquietudine e la tetraggine sempre più tetra, sono rimasta affascinata. E forse intenerita da questo ragazzo che si è sempre sentito “Normale” (è giusto dire anche insulso?) e poi d’un tratto realizza di essere “Speciale” 

Mi ero appena rassegnato a un’esistenza noiosa, quando iniziarono a succedere cose straordinarie….E come tutto ciò che ti cambia per sempre, spaccò la mia vita in due metà: il Prima e il Dopo. 

E come non vivere insieme a lui i dubbi e le fantasticherie sul “Lascio il certo per l’incerto? Rimango o me ne vado? Cosa ho da guadagnare restando? Cosa ho da perdere andando via?” Ed è in questo frangente che ho assorbito la sfumatura della rassegnazione al “per sempre tutto uguale ed immutabile”, che se da una parte sembrava una cosa affascinante dall’atro no! E’ qualcosa che pian piano porta alla pazzia (?)

E poi il libro è bello anche perchè in maniera inaspettata, e forse crudelmente infame, racconta  “mille facce” . Infine scopriamo che quello che consideravamo apparentemente innocuo ed incolore in realtà non è altro che una sfaccettatura del “tradimento”. Una lettura che è un viaggio nel tempo, un viaggio in cui il protagonista scopre se stesso e quello che ha sempre voluto credere nient’altro che storie ….E sul finale, apertissimo perchè c’è un proseguimento uscito proprio a gennaio di quest’anno, mi piace sottolineare la frase:

un urlo che era al contempo un grido di vittoria e un lamento, per tutto ciò che era perduto e per quello che c’era da conquistare.

Perchè mi sempre un inno alla speranza…. ed è questa un’altra sensazione che alla fine , per me, prende il sopravvento dopo quella di rassegnazione. Anche perchè il bello dell’essere umano, Normale o Speciale è proprio quello di cambiare, di mutare, di maturare…. Le mille ed una sfumatura che fanno bella la vita!
Secondo il gioco di my wife @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ , il particolare da non dimenticare: ero indecisa tra un vecchio baule o una cappelliera ….ma poi mi son detta che in qualche modo è più giusto sottolineare un paio di vecchie cesoie 🙂

Infine ho una domanda per tutte le mie amiche del #MissPeRA  : Ma voi che spiegazione vi siete data sulla corrispondenza tra Abe ed Emma? (insomma come cavolo faceva una lettera del futuro ad arrivare nel passato e viceversa?)

4 Risposte a “Ransom Riggs La casa per bambini speciali di Miss Peregrine”

  1. Bellissima recensione, cara! Quanto alla corrispondenza tra Abe e Emma me lo sono chiesta anch’io e l’unica risposta che sono riuscita a darmi é che Emma uscisse dal tunnel nel presente a spedire e ritirare le lettere ma non credo che fosse questa la spiegazione che ne avrebbe dato l’autore.

    1. Grazie cara :**

      C’ho pensato anche io alle brevi incursioni fuori dall’anello …. O forse il Falco Pellegrino fungeva anche da postino? Se è così però funzionava solo per la posta in uscita dall’anello ….e quella in entrata allora?

      speriamo che nel nuovo libro ci sia una qualche spiegazione

  2. Non l’ho ancora finito, uffi, mi mancano una trentina di pagine… manca poco e arrivo! Credo anch’io che il sistema più logico sia quello di uscire dal tunnel per spedire/ritirare la posta. Sappiamo che se è una cosa veloce/in giornata è fattibile. Chissà… sono curiosa del finale, fin’ora il libro mi ha dato sensazioni altalenanti. All’inizio lo amavo, poi mi ha un pò annoiata e ora sono nella fase “dove vuole andare a parare?”. Dalle prossime pagine dipenderà il mio giudizio…

    1. Il finale …. ti spoilero che secondo me vale la pena arrivarci 😉 .
      Ma sono andata a controllare su GR ed ho scoperto che il seguito a questo è arrivato dopo qualche anno. (chissà se questo significa che in Italia ce lo sogniamo …..anche se mi è piaciuto molto, l’atmosfera vissuta fin’ora non mi invoglia a leggerlo in inglese :/)

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