Rainbow Rowell Per una volta nella vita

18665794Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l’abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l’altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l’altro odia di sè, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare in conti con un bel po’ di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?

Allora è andata più o meno così: mi serviva un libro per la bookchallenge di aprile, hoo sceleto quello che dice “un libro con la parola vita nel titolo”, sono andata su goodreads/ho digitato vita nel motore di ricerca/ho scelto il primo che mi ha ispirato per la copertina (nemmeno l’ho letta la trama).

Quando ho iniziato a leggere, quando mi sono resa conto che è una storia tra adolescenti ho avuto un pò paura di mollarlo quasi subito. mi sono detta subito “kikka sei troppo vecchia dentro per leggere storie di amori adolescenziali…”, invece mi sono lasciata prendere subito dalla storia.

Ambientata nel 1986, racconta di Eleanor la nuova arrivata (stramba nel vestire, folta chioma rossa e riccia, e paffutella) che sale sul bus per andare a scuola e subito si scontra con il “branco”, e alla fine si siede accanto a Park.
Park: taciturno (non gli rivolge mai la parola, anche perchè non ha voglia di essere preso di mira dagli altri), di origini asiatiche da parte di madre,consumatore di fumetti e musica.

Un giorno Park si accorge che Eleanor legge i fumetti insieme a lui, ne approfitta per fare un passo verso di lei e comincia a portarle ogni giorno una pila di fumetti alla volta. Cose che per Park sono scontate (musica, fumetti, atmosfera familiare) per Eleanor invece sono piccoli doni del cielo (la sua situazione è un disastro: patrigno alcolizzato ed abusivo, una madre vittima di maltrattamento, fratellini e sorelline più piccoli, una casa che è più un tugurio che altro), ed oltre a questo soffre pure le angheria dei bulletti a scuola.

Un piccolo avvicinamento diventa man mano una storia d’amore immensa di dolcezza e tenerezza, metaforicamente mi vien di dire l’inizio di una pallina di neve che rotola per un pendio e cresce cresce cresce …. Il particolare da non dimenticare (secondo il gioco ideato da @anncleire) accade sul bus ed è quando Park prende per mano Eleanor. Questo amore adolescente e pulito mi ha riempito il cuore e ne avevo bisogno, e sul finale quando ormai mi ero rassegnata alla vittoria delle “brutture” della vita e del cattivo….Mi sono ritrovata a concludere che dovendo descrivere la sensazione più forte che mi ha lasciato Eleanor&Park è la Speranza!

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