Rossano studia a Perugia, ha una fidanzata e ha bisogno di lavorare per mantenersi. Un giorno risponde a un annuncio e conosce Damiano. Tra loro si instaura subito un rapporto di amicizia. Ma Damiano si accorge ben presto che non è solo amicizia quella che prova per l’altro e la cosa lo spaventa. Rossano, invece, sembra solo incuriosito e quando la sua ragazza lo lascia, accetta di condividere l’appartamento di Damiano e… il suo letto. Ma veramente è solo sesso? Perché nessuno dei due vuole parlare dei propri sentimenti? Quell’ostinato silenzio rischia di dividerli per sempre.
Non mi è particolarmente piaciuto, eppure non mi è nemmeno dispiaciuto. Semplicemente sono rimasta tiepida nei confronti di Damiano e Rossano!
La storia, molto reale/realista e senza fronzoli, si snoda a Perugia, fra due romani (Damiano e Rossano) in trasferta per studi, Damiano deve discutere la tesi, mentre Rossano è studente fuori corso (perchè oltre a lavorare studia).
Damiano è il classico puttaniere della situazione (nel senso che se la fa tutte basta che respirano, e questo anche per il turbamento che l’improvvisa attrazione per Rossano gli causa). Rossano è più posato, ha una ragazza che poi lo lascerà brutalmente (e secondo me la sua figura è stata come dire…. decadente :/ ), ma a contraddistinguerlo ha anche questa maschera di freddezza. Anche Rossano prova attrazione nei confronti di Damiano.
Ed è trovandosi a lavorare insieme al “Pizza Magia” che tutto ebbe inizio
Avete presente il titolo di questa storia? E’ perfetto proprio perchè è questo il vero problema della storia: l’assoluta incapacità di comunicarsi le cose. Anche dopo essersi palesati apertamente il desiderio che provano, anche dopo aver consumato il desiderio che provano … Loro non comunicano, pensano e provano una cosa ma si comunicano l’opposto.
Nascono così incomprensioni e momenti di “sofferenza” che a dirsi le cose senza paura di restarci secchi e scottati non avrebbero motivo di essere! Ma d’altra parte la trama questa è ….
Non mi sono affezionata ai personaggi come ho detto prima, però devo sottolineare che lo stile della Valentini mi piace. Proprio perchè è lento e realista, senza starci a raccontare fregnacce, e delicato, è il detto/non detto che VALE!
Secondo il gioco ideato da @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ il particolare da non dimenticare è festa di compleanno! (per quello che m riguarda anche il subito dopo in cui si concentra fortemente l’incapacità di comunicare tra Damiano e Rossano, e la forza del cuore che comunque vince alla faccia di tutto!)