Jeanne Savery L’ultima rosa d’inverno

Lei è sicura di non amarlo, Lui sa che cederà.

Dopo aver giurato a se stessa che non si sarebbe più lasciata ingannare dal fascino del marchese di Rohampton, lady Ardith, sorpresa da una tempesta di neve, è costretta a rifugiarsi proprio a Rohampton Park. Riuscirà il marchese a dimostrarle che la proposta di matrimonio che lei ha rifiutato anni prima era dettata solamente dalla purezza del suo amore?

La prima cosa che mi viene da dire è che un pizzico mi sono annoiata, forse non in senso del tutto negativo comunque.
Lady Ardith è l’ultima delle figlie (conosciute col soprannome di rose) del duca di Winter, ed è profondamente convinta di essere un brutto anatroccolo. Certo quando tutti intorno a te non fanno che sottolineare quanto tu sia fuori dai canoni standard di bellezza (sei troppo alta, goffa, poco femminile), quando il tuo stesso padre ti definisce giraffa senza forme ….
Perciò quando fa il suo debutto in società , insicura com’è, e il marchese di Rohampton la chiede in moglie lei pensa che la sta perculando (la fanciulla ha i suoi fondati motivi per pensarlo in effetti).

Ardith si ritira dalla vita mondana, scappa dalla zia Shelby, impara a prendersi cura del prossimo, a prendersi cura di se stessa. Passano gli 5 anni, cresce e matura diventando una donna forte. Però mantiene le sue intime insicurezze, quindi quando St. John rientra nella sua vita e cerca di convincerla che davvero la ama e la vuole sposare, che è bella e che non ha nulla da invidiare alle sue sorelle, lei ci sfrantuma gli amenicoli di “e io non sono bella, e sono goffa, e sono troppo alta e mi mu ma.”, che per carità va bene per i primi capitoli ma a na certa ebbastaaaa St. John ti vuole, ti dice che ti vuole sposare, che ti vuole sfrantumare di passione … Mettici di meno a fartene una ragione, No?

Della sorella che nonostante la bellezza è invidiosa di lei mi viene di dire tanta ciccia ar culo. Di suo padre e di tutte le volte che apre la bocca, il quoziente minimo per camminare.

Note positive della storia sono che :
– rende perfettamente l’idea che ai tempi la donna doveva stare chiusa in un una scatola docile e senza cervello, che le bastava essere bella e tanti saluti, perché a certi uomini va benone così.
– St. John piace!

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