Colson Whitehead La ferrovia sotterranea (@Storytel_it)

storia che ho scelto su consiglio di @tegamini
Mi sono venute in mente due puntate telefilmiche:  “lezione di storia” Willy il principe di Bel Air , e “l’angelo nero” Il tocco di un angelo (in particolare continuo a pensare alla scena in cui Monica – che in quel momento ha la pelle nera – è inseguita da bianchi che vogliono farle del male, e lei spaventata prega intensamente Dio di farla tornare bianca….)

La storia di Ajarry che viene rapita dal suo villaggio in Africa e portata come schiava in America. Venduta moltissime volte, ha conosciuto il dolore e la violenza riservata agli schiavi. Tutto quello che ha avuto alla fine è stato un fazzoletto di terra (tre metri quadrati), in cui coltivava le sue verdure e che ha difeso con tutte le sue forze. E di cinque figli solo una (Mabel) gli è rimasta viva.
Mabel ha avuto a sua volta una figlia, Cora, e quando questa ha computo 11 anni , Mabel ha deciso di fuggire in cerca della libertà… Abbandonandola.

Cora è una randagia, anche lei come la nonna e la madre conosce la malvagità e la sofferenza dell’essere schiavi, come sua nonna difende con le unghie e con i denti il fazzoletto di terra. E come sua madre ad un certo punto decide di fuggire in cerca della libertà, e lo farà grazie alla ferrovia sotterranea: un miracolo che cerca di dare aiuto e protezione agli schiavi che fuggono.

La ferrovia sotterranea non è soltanto un treno e dei binari sotto terra, dove per arrivare alla banchina si scende dalla botola di un granaio, ma è anche la gente che rischia per mandarla avanti.
Durante la sua fuga alla ricerca della libertà Cora realizzerà che non ci sono solo le catene fisiche a limitare la sua libertà, ma esistono anche catene invisibili (per esempio quando scopre che con la scusa delle visite mediche gli uomini neri diventano oggetto di un esperimento per tenere traccia della sifilide, o le donne vengono sterilizzate…)
Farà i conti con la falsità dei bianchi che non si fanno scrupoli a commettere bestialità, con il cacciatore di schiavi che è ossessionato da lei (anche perchè sua madre Mabel gli era sfuggita tanti anni prima)
Questa storia è un viaggio vero e proprio non solo di Cora, ma di ogni persona che ha incrociato la sua strada (e gli ha dato aiuto, rimettendoci anche la vita).

É una storia di disperazione e dolore, ma alla fine quando Cora ha attraversato il tunnel buio senza nemmeno sapere se ci sarebbe stata una via d’uscita ….Alla fine c’è speranza!!!

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