Cat Grant Ogni notte (Icon Men #2)

34144949 Potete chiamarmi Mike, o Diva Michelle nei fine settimana, quando mi esibisco all’Icon, il bar che io e il mio amico Cameron gestiamo. Il fatto che io me ne vada in giro in abito da sera e tacchi alti non fa di me una femminuccia, però. Ho il corpo, i sentimenti e i desideri di un uomo. E per di più un uomo che sa quel che vuole: ovvero Ryan.
Un solo sguardo al nostro nuovo impiegato, con quel suo bel fisico e il faccino da ragazzo della porta accanto, e mi sono subito innamorato perdutamente di lui. Mi ha spezzato il cuore ogni volta che mi ha rifiutato… finché una notte non è finito tra le mie braccia, alla ricerca disperata di quel conforto che soltanto io posso dargli.
Ogni notte la nostra passione brucia tra le coperte, ma Ryan nasconde qualcosa. È stato ferito nel passato, e porta cicatrici sia fuori che dentro di sé. Non mi permette di raggiungere quella sua parte segreta. Vorrei dargli tutto, ma se non riesce a fidarsi di me e a parlarmi dei dolori del suo passato, che speranza può mai esserci per il futuro?

Brevemente, su Ryan,dalla puntata precedente: il giovane lavorava in un albergo come portiere. In questo albergo Cameron ci andava a far marchette. Un giorno in ascensore fra i due ci scappa un pompino, viene ripreso dalle telecamere di sicurezza e Ryan viene licenziato. Ryan entra in contatto con il “manager” di Cameron e inizia anche lui il mestiere. Ma sfortuna vuole che capita nelle mani di un cliente psicopatico, viene salvato da Cameron che sentendosi responsabile gli da un lavoro al bar che ha acquistato insieme a Mike/Michelle…..

E qui inizia la storia. Parto dal presupposto che m’incuriosiva più Mike di Ryan, e infatti la sua parte di narrazione non mi è dispiaciuta molto. La storia di Ryan sinceramente non mi ha molto convinta: il giovanotto ha avuto problemi con alcol e droga nel passato, stava con una ragazza – con il quale è rimasto amico dopo la separazione – ma come dice lui “si è messo in ginocchio per molti uomini” e tutta via si rifiuta di considerare la sua omosessualità.
Ci sta il fatto che sia ritirato in se stesso data la recente orrenda esperienza di abuso, non ci sta invece lo “scioglimento” tutto d’un colpo per Mike. Nel senso: no no no no, poi di colpo Siiiii, ho l’impressione di essermi persa un passaggio (non dirò a che punto ho avuto questa impressione perchè poi spoilero e magari vengo menata dalla brigata anti spoiler 😉 )

Altra cosa che di questa storia non mi ha molto convinto è il ritmo narrativo. Per versi lenta e si prende il suo tempo per raccontare le cose, e poi invece improvvisamente “frettolosa” e spiccia.

La voce di Mike/Diva Michelle mi è piaciuta abbastanza, il suo modo di vedere e vivere l’investimento insieme a Cameron mi ha anche fatto rivalutare in negativo Cameron lo ammetto. Conferma la mia teoria che i soldi (sia che ci sono, sia che non c’è trippa) fanno brutto tutto!

Definitivamente secondo i miei gusti la storia fa parte della categoria “è intelligente ma non si applica” e “peccato poteva venire meglio” ,la sufficienza con riserva ….

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