Bette Greene L’estate del soldato tedesco (Summer of My German Soldier #1)

12085701

Patty Bergen ha dodici anni e vive nel sud degli Stati Uniti, in un piccolo paese in cui la sua è l’unica famiglia ebrea. La seconda guerra mondiale è in corso e a Jenkinsville arriva un gruppo di soldati tedeschi destinati a un campo di prigionia. Non sembrano cattivi e pericolosi, e Patty si innamora di uno di loro, bello e gentile. Quando il ragazzo fugge dal campo lo aiuterà a nascondersi e poi a fuggire, e questa strana complicità tra la ragazza ebrea e il soldato tedesco sarà duramente punita. Ma durante la lunga estate vissuta accanto al “nemico” Patty impara molte cose, il valore della tolleranza, dell’amicizia, della fratellanza

Scopro l’esistenza di questo libro grazie ad una domanda di my wife, fatta nell’ultima settimana di Leonardo Read Along :

Vi siete mai innamorate di un libro a prima lettura tanto da averlo sempre nel cuore, citandolo continuamente? E se si quale?


Io sono rimasta subito colpita, fra gli altri, da un titolo segnalato da @chiandissa e confermato poi da @veroluc84 (GRAZIE di cuore ragazze), “L’estate del soldato tedesco” per l’appunto. Subito ho fatto ricerche per procurarmelo, ed ho scoperto con grande amarezza che il libro in questione è fuori catalogo. Per fortuna che nella biblioteca al paese mio c’è ne sta una copia che subito ho preso in prestito.

Questa storia è di una delicatezza e nello stesso tempo di una crudezza eccezionale. Delicato il meraviglioso ritratto adolescenziale che è venuto fuori di Patty, ragazzina affamata d’amore e coraggiosa e generosa, buona e capace di esercitare la vera compassione. Delicato per la presenza di Ruth, la sua tata di colore, e per il gentile sceriffo, e per i suoi nonni. Delicato perchè Anton, il soldato tedesco, è un’anima bella, di quelle che in genere non puoi notare se ti fermi all’etichetta che il mondo t’appiccica addosso, nel suo caso nazista.

Invece crudele per i genitori di Patty, soprattutto il padre, incapaci di dare amore! Alcune scene mi hanno procurato il mal di pancia, ed in altre m’è venuto da piangere (soprattutto quando ho letto che Anton ….#NoSpoiler!)

E sullo sfondo, lontano, della seconda guerra mondiale un ebrea protegge un soldato tedesco!

Un libro come questo non deve finire fuori catalogo! Un libro come questo deve essere letto! Un libro come questo è ricchissimo di tanti insegnamenti.
Di seguito quelli che io ho sottolineato per me :

 

è che, come dice Ruth <<teniamo l’allegria a portata di mano>>

“La, in mezzo alle spalle, alla base del collo, aveva quel morbido avvallamento, dove avrei potuto posare il capo. La,mi sarei sentita a casa. Al sicuro.”

La guardai negli occhi: la ce ne sono,di risposte; ma chiare,granitiche, fatte su misura per lei.

-che significa,prima o poi? Un attimo dura proprio solo un attimo,per chi soffre?

Il primo gradino di Hitler é una verità inconfutabile,del tipo: i lavoratori tedeschi sono poveri. Il secondo é un misto di verità e lusinga: i lavoratori tedeschi meritano il benessere. Il terzo é pura invenzione: ebrei e comunisti li hanno defraudati di ciò che spetta loro di diritto.

Ma il divertimento é come le bollicine dello champagne,non sazia mai del tutto.

Un’ora intera tutta per me. Ah,il sapore della libertà! …. Mi sarei cavata lo sfizio di una deviazione al reparto libri.

Come facevo a mettere in parole quello che non capivo bene nemmeno in? A volte,penso di essere cattiva e che mio padre,giustamente, voglia curarmi a suon di botte. E a volte,penso che sia lui ad essere pieno di cattiveria e che voglia liberarsene picchiando la sottoscritta.

…perchè, secondo me,sono proprio quelli incapaci di umorismo ad essere capaci di crudeltà. Se Hitler,per esempio,fosse riuscito a vedere l’assurdità del proprio comportamento,sarebbe scoppiato a ridere e,chissà,oggi non avremmo un pazzo che porta il suo nome.

La crudeltà é crudeltà,e la differenza può riguardare più il grado di potere,che di spietatezza.

Le uniche domande che mi piace farmi sono quelle senza risposta.

Penso che mi piacerà farti da insegnante,a patto che ti ricordi che non esistono maestri,solo studenti più o meno ignoranti

– Evviva la sincerità! Tu non racconti mai bugie,vero? Scosse la testa.
– Cerco di non mentire mai a me stesso e detesto mentire agli amici.

– C’é qualcosa in cui credi?
– Ma certo. Credo che l’amore sia superiore all’odio. E che ci sia più nobiltà nel costruire una gabbia per polli, che nel distruggere una cattedrale.

Così,deve finire? Ti lasci ogni cosa alle spalle e ti vengono in mente solo banalità…sabbia e altalene.

– Voglio che impari questa lezione,l’ultima. Anche se dovessi dimenticare tutto il resto,ricorda sempre che sei una persona di valore e hai un amico che ti ha voluto tanto bene da offrirti il suo bene più prezioso.

Per un pò, tenni scrupolosamente il conto del tempo trascorso dalla partenza di Anton. Poi, di colpo,smisi. ….avevo la sensazione di contare innumerevoli spazi vuoti ….Spazi che, sapevo, non sarebbero mai stati riempiti.

– Ma …dobbiamo pensare,altrimenti non valiamo più di una foca concentrata che tiene una palla in equilibrio sulla punta del naso. Se pensasse, la foca saprebbe di far ridere centinaia di bambini.

– Quando ci sono di mezzo le emozioni, la gente non ascolta.

Sentii sollevarmisi il cuore. Dove ti sei nascosta, Speranza? Ricordi l’ultima volta che ti sei fatta viva?

– Doni del cielo,ragazza mia. Il riso e quelli che fanno ridere. Doni di Dio,Patty. Ognuno ha i suoi,basta scoprire quali sono.

 

Secondo il gioco di @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ Il particolare da non dimenticare è : un anello d’oro

3 Risposte a “Bette Greene L’estate del soldato tedesco (Summer of My German Soldier #1)”

  1. Grazie mille per questa recensione e per le citazioni che mi hanno fatto capire che devo assolutamente rileggere questo libro, dello stile ricordo troppo poco e anche la trama a grandi linee. Ma ricordo benissimo quanto l’ho adorato e in genere io preferivo la collana gialli junior a questi rosa gaia. E’ davvero un peccato che non venga ristampato da anni, cercheró di procurarmelo in qualche modo perché sono sicura che lo apprezzeró ancora di piú. Sono felicissima che ti sia piaciuto e che il consiglio mio e di Veronica sia stato apprezzato! Abbiamo parlato di questo libro quasi sconosciuto la prima volta che ci siamo incontrate di persona e, grazie ad Anton, abbiamo capito che saremmo diventate per forza amiche!

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: