Caine Neiheisel è intrappolato in un impiego senza prospettive e alla fine di una relazione che di prospettive non ne ha più, quando all’improvviso gli si presenta l’occasione di una vita: sua madre eredita un allevamento di pecore nel Nuovo Galles del Sud, Australia. Per Caine è l’occasione di ricominciare, là in mezzo ai pascoli, dove la sua balbuzie non sarà più un ostacolo e dove la sua voglia di lavorare potrà certamente compensare la mancanza di esperienza.
Sfortunatamente, però, il sovrintendente di Lang Downs, Macklin Armstrong, che dovrebbe essere il suo più grande alleato, alterna momenti di freddezza ad altri di chiaro disprezzo. Gli altri membri della squadra, invece, sono più interessati al suo accento americano che impressionati dalla sua situazione… fino a che non scoprono che Caine è gay, e allora il divertimento si trasforma in disprezzo. Sarà necessaria tutta la sua determinazione – e un crudele atto di sabotaggio da parte di un vicino ostile – per unire gli uomini di Lang Downs e dare a Caine e Macklin la possibilità di scoprire l’amore.
C’è Caine, che ad un certo punto della sua vita si fa due conti e realizza che: A)la sua vita così come se la sta vivendo è maledettamente grigia ed insignificante. Balbuziente, di prospettive lavorative manco a parlarne, l’amore? Questo grande e grosso Mah!
B) Se ti piove tra capo e collo in eredità un allevamento di pecore dall’altra parte del globo terrestre, e tu non ne capisci una beneamata mazza di pecore, e tanto comunque ripassando il punto A non è che la tua vita sia chissà quale giro di giostra, perchè non mettersi alla prova? Perchè non lasciare tutto quello che conosci per l’ignoto? Perchè non vivere l’avventura?
Caine insomma ha palle da vendere per quel che mi riguarda. Nonostante le difficoltà che deve affrontare sa quello che vuole e lotta per prenderselo! Caine mi è piaciuto.
A questo punto la storia si snoda con tutto il suo tempo facendo vivere al lettore la completa svolta e le sue conseguenze che Caine da alla sua vita
Ancora di più però mi è piaciuto Macklin. Anche se l’ho visto attraverso gli occhi di Caine che racconta la storia. Macklin è un “vero maschio” :rude e tutto d’un pezzo. Sicuro e nato per comandare e farsi rispettare. E una se lo aspetta che uno così abbia dei momenti di vulnerabilità ed insicurezza?
“Cosa c’è che non va?”
“Non sono abituato a stare nudo di fronte a qualcuno,” ammise l’uomo. “In una sala appartata o un vicolo, ti apri i pantaloni quel tanto che basta a tirare fuori l’uccello, ma non ti spogli mai completamente. Non ce n’è il tempo e neanche il modo.”
Caine annuì, mentre il cuore gli doleva al pensiero di quella che doveva essere stata la vita di Macklin, con solo una settimana all’anno di incontri anonimi, e nient’altro nel mezzo.
“N-non devi f-farlo se n-non te la senti, ma v-vorrei toccarti a-anch’io.” Macklin annuì a sua volta e lentamente fece scivolare via i jeans. Caine trattenne il respiro quando….
Ed altri in cui verrebbe voglia di tirargli un calcetto sugli stinchi
“Davvero?” disse Caine. “Io non voglio perderti.”
“Non vado da nessuna parte.”
“Davvero?” domandò ancora Caine. “Allora vieni qui e dimostramelo. Baciami o, meglio ancora, vieni di sopra con me e facciamo di nuovo l’amore. Trascorri la notte nel mio letto e domani mattina scendi a colazione al mio fianco.”
“Mi stai chiedendo qualcosa che non posso darti.”
“Che non vuoi darmi,” lo corresse Caine.
Sono due personaggi forti che s’incontrano e tirano fuori il meglio l’uno dall’altro, due uomini che nel corso di 21 capitoli + l’epilogo entrano nel cuore, si fanno apprezzare, fanno compagnia! (Macklin più di Caine… A Macklin un pezzo in più del mio cuoricino babbano)
Altro tema importante che la storia affronta è l’omofobia. Caine oltre a dimostrare qualcosa a se stesso, a tirare fuori il meglio dalla sua vita, dovrà vedersela con l’ignoranza e il pregiudizio… E come ho affermato all’inizio Caine ha le palle per farcela! 🙂
Il particolare da non dimenticare, secondo il gioco ideato da @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ “una piena”