ANTEPRIMA RECENSIONE Felicia Watson Alla confluenza di due fiumi

Esce oggi (ed è disponibile QUI e QUI) CALDAMENTE CONSIGLIATISSIMO!

Poiché la verità ha un volto e un aspetto tali che per amarla basta solo vederla.
John Dryden _ dal capitolo 6

 

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La vita di Logan Crane è cambiata in modo drammatico il giorno in cui, accecato da un attacco d’ira, ha ferito accidentalmente sua moglie. Anche se adesso segue un programma di terapia per mariti violenti, Logan non può affrontare la fonte reale della sua infelicità: è sempre stato attratto dagli uomini ma ha rifiutato di accettarlo da quando è stato testimone di un crimine odioso.
Durante la terapia, Logan conosce Nick Zales, che lavora come psicoterapeuta in un centro per vittime di violenza domestica. Nick è comprensibilmente sospettoso riguardo a Logan, nonostante si senta immediatamente attratto da lui. Logan prova la stessa attrazione e affronta una dilaniante battaglia interiore, mentre si scopre innamorato di quest’uomo enigmatico.
Entrambi sono perseguitati da fantasmi e violenze inconfessate del loro passato. Come potranno aiutarsi l’un l’altro se continuano a ignorare le proprie ferite?

Mi è piaciuto moltissimo perchè è una storia che fa molto riflettere, che affronta senza essere banale o spicciolo il tema della violenza domestica.
E non è solo la storia di Logan: marito che ha esercitato una sola volta (che è comunque una volta di troppo) un atto di violenza domestica. Un uomo che a forza di nascondersi da tutti, persino da se stesso, alla fine è esploso. Un uomo che con impegno e molta molta fatica pian piano si scopre, si trova, si accetta e comincia a vivere davvero.
Non è solo la storia di Nick, bravissimo psicoterapeuta, bravo figlio che si occupa della madre inferma, affascinante…e solo. Solo perchè è un gran cocciuto e testone. Ma come succede a Logan anche lui si troverà a fare i conti con il suo doloroso passato.

Non è solo la storia di due uomini che all’inizio si guardano con profonda diffidenza, Logan perchè incapace di venire a patti con la sua sessualità, e Nick perchè lo aveva catalogato come marito violento e quindi da rifiutare. I due si scopriranno pian pianino, grazie anche ad una macchina che rimetteranno a posto insieme, si stupiranno a  vicenda, un passo alla volta. Prima amici e poi quando finalmente Logan verrà a patti con se stesso amanti

“Allora, cosa vuoi?”
Impiegò un istante per pensarci mentre passava la lingua sull’orecchio di Logan e gli mordeva il lobo. Decise che la sua richiesta poteva far bene tanto a lui quanto al compagno, quindi alla fine bisbigliò: “Mi piacerebbe essere dentro di te, Logan. Che ne pensi?”
Il pomo d’Adamo di Logan andò su e giù mentre deglutiva una, due volte prima di rispondere: “Io penso…” Lanciò a Nick uno sguardo bollente da sotto le ciglia. “Io penso che dovremmo farlo.”

E non solo…. Perchè la bellezza di questa coppia sta anche nel sostenersi a vicenda anche emotivamente

“Sei un uomo persuasivo.” Sottolineò la dichiarazione con un bacio veloce.
Anche se ricambiò l’abbraccio di Logan con tutto il cuore, Nick non riuscì a trattenersi dal borbottare: “Per tutti meno che per me stesso.”
Logan tenne Nick a distanza di braccio e lo studiò attentamente. “Cosa significa?”
“Niente.”
“Col cavolo.” Lo trascinò sul divano e lo spinse a sedere mentre lui gli si parcheggiava accanto. “Andiamo, mi fai sempre mettere a nudo. È il tuo turno.”

E’ la storia delle donne che si riuniscono ogni giovedì all’officina per seguire un corso (di cui si occupa Logan come volontario) dove imparare ad arrangiarsi con le auto. Donne che hanno subito violenze domestiche e che ad un certo punto hanno trovato la forza di dire BASTA!

Cheryl si riprese e continuò: “Poi l’ultima volta… sono tornata a casa dall’ospedale e Roger Jr. stava guardando tutti i cerotti, e Amber se n’è uscita come se nulla fosse con ‘Oh, mammina ha rimediato altre tò-tò’. E io ho capito… capito che lei sarebbe finita proprio come me, a pensare che un uomo ha il diritto di picchiarti e ferirti e…” Nell’officina risuonò un altro singhiozzo tremante, prima che finisse: “Quindi dovevo dimostrarle che non era così. Dovevo andarmene così avrebbe saputo…” Ormai le sue guance erano rigate in abbondanza dalle lacrime. “… così avrebbe saputo che non è giusto e che non deve permettere che succeda anche a lei.”

E donne, come per esempio Norah, che nonostante il BASTA, non si capisce il perchè ne il percome, restano vittima del proprio carnefice

“Significa che non possiamo sapere tutto… di tutti,” suggerì Nick, mentre sul volto gli si disegnava un sorriso timido.
“…  nessuno di noi saprà mai cos’è davvero successo a Norah.”

Ognuno di noi in un modo o nell’altro influisce nella vita di qualcun’altro (scrivendolo mi viene in mente suor Ciera, personaggio che mi è piaciuto moltissimo), proprio come i fiumi che fra di loro si intersecano e capita che ad un certo punto iniziano un cammino comune.
Altra cosa che ho molto apprezzato: le citazioni ad inizio di ogni capitolo, tutte rispecchiano perfettamente il significato del capitolo che rappresentano, e tutte sono legate fra loro come briciole che segnano il percorso in questa storia.

Secondo il gioco ideato da @anncleire  http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ il particolare da non dimenticare: il fiume Ohio

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