ANTEPRIMA RECENSIONE: Anna Martin Tatuaggi e tazze da tè

 Sedici anni fa, ancora adolescente, Robert McKinnon ha lasciato la nativa Scozia e si è trasferito in America. Il professor McKinnon non si è mai veramente ambientato nella sua nuova casa, né ha mai trovato il proprio posto su questa sponda dell’oceano. Forse sta invecchiando presto, ma ha il suo gatto e i suoi libri, ed è tutto ciò di cui ha bisogno.

Poi Chris Ford irrompe nella sua vita come un ciclone. Il giovane è l’esatto opposto del placido, cortese professore. Vivaci tatuaggi ricoprono la sua pelle, ha un taglio di capelli alla moicana e suona la batteria in un gruppo rock. Rappresenta però una pennellata di colore nel mondo in bianco e nero di Robert, che si rivela essere l’unica persona su cui Chris può fare affidamento. A dispetto delle innumerevoli ragioni per cui la loro relazione non dovrebbe funzionare, in qualche modo invece sembra decollare.

Anche se Robert non sta cercando l’amore – soprattutto non con qualcuno più giovane di lui di quasi dieci anni – non può negare che stare con Chris sia divertente. Talvolta, però, lo spirito libero del ragazzo fa sentire Robert emotivamente fragile. Se i due non riusciranno a trovare un equilibrio tra tatuaggi e tazze da tè, il loro rapporto non sopravvivrà, e neppure la ritrovata brama di Robert per la vita.

Ovvero storia di come ancora una volta Anna Martin sia riuscita a conquistarmi con i suoi personaggi!

Robert, narratore in prima persona, compassato professore universitario, che vive solo con il suo gatto, che ha la sua tranquilla routine in bianco e nero, tutto casa e lavoro. Una figlia adolescente, frutto di un “esperimento” di gioventù quando ancora aveva difficoltà con la sua sessualità, con il quale il rapporto è abbastanza freddo, e una bevuta di tanto in tanto con il suo amico Adam …. Infine ma non meno importante il suo super sexyssimo accento scozzese Aye 😉

Poi una sera nella sua vita fa la sua comparsa Chris!

Chris è selvaggio e impetuoso, tutto pepe e sorrisi che conquistano. La sua presenza e il suo atteggiamento spensierato, ma non superficiale, conquistano e stravolgono e migliorano di qualità la vita di Robert.

Una storia dolce

“Vuoi sposarmi?” domandai a Chris mentre Flea gli strofinava la testa contro il gomito, per attirare la sua attenzione. “Perché, se accetti, troverò un momento e un posto incredibilmente romantico per chiedertelo.”
“No,” rispose lui, rotolandosi, finendo mezzo sdraiato sul mio petto e i piedi penzoloni fuori dal letto. “Ma dimmi comunque dove mi avresti portato.” Borbottai incerto e passai diverse volte le dita tra i suoi capelli. “Potrei portarti in Scozia,” dissi. “A Edimburgo.” “Mi piacerebbe,” concordò.
“Laggiù ci sono un sacco di posti romantici…… Oppure a Parigi,” continuai. “Come ben sai, è una tradizione. Ma tu non sei assolutamente tradizionale.”
“No, di sicuro.”
“Allora, forse alle Hawaii. Oppure alle Maldive, o nel Borneo.
“Potrei portarti fuori da qualche parte e chiedertelo sotto le stelle,” proseguii, facendo passare le dita tra i suoi capelli. “Lo so che in questo momento fa freddo, ma il cielo è bello limpido e tu mi potresti riscaldare.”
“Adesso inizio a rimpiangere di averti detto di no,” rispose lui piano.
“Sembri piuttosto bravo con tutte queste stronzate romantiche.”
“Mi piace il romanticismo,” replicai. “È facile dire a qualcuno che lo ami, oltretutto quando il lato fisico della cosa è alquanto soddisfacente. Ma il romanticismo è mostrare quanto ci tieni a quella persona, e anche se può sembrare sciocco, io penso che sia importante.”

e porcella

“Sulle mie ginocchia,” gli ordinai. Io ero ancora vestito e lui nudo; un dettaglio che aggiungeva una punta di deliziosa malizia.
Gli massaggiai le natiche con il palmo fresco della mia mano, riscaldando leggermente la zona prima di lasciare andare un bruciante sculaccione sul gluteo.
“Cazzo,” sibilò Chris.
“No, no,” lo ammonii. “Non mi aspetto un simile linguaggio da te,
ragazzo.”
Lo colpii di nuovo sul sedere, lasciando che il calore si sprigionasse e massaggiando la zona prima di sculacciarlo di nuovo. E ancora. I mugolii di Chris si intensificarono quando aumentai la forza e gli assestai tre forti colpi in rapida successione, apprezzando il modo in cui il suo bel culetto tondo si tingeva di rosa.
“Ti prego,” supplicò Chris in modo incoerente.
“Ti prego, cosa?” gli chiesi, sottolineando la mia domanda con un’altra stilettata. “Ti prego, sculacciami più forte, paparino?”
“Ti prego, sculacciami più forte, papà,” m’implorò, e io dovetti reprimere l’imminente orgasmo, che aveva minacciato di liberarsi a quelle parole combinate all’attrito della mia erezione che si sfregava contro il corpo caldo di Chris.

Il particolare da non dimenticare, secondo il gioco ideato da @anncleire http://pleaseanotherbook.tumblr.com/ Negozio di tatuaggi 🙂

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: