25 di 365

Il te alla vaniglia, cinque frollini sminchioni (quanto cazzo è triste la mia vita?), quindi ora da brava mi siedo e scrivo il post che sto rimandando da almeno due giorni.

Quando mi è venuta l’idea di portare avanti questo impegno dei 365 una parte di me era consapevole del possibile fallimento. In una parte del cervello continuavo a ripetermi “prendi appunti, programma con anticipo, sii pronta”, cosa che non ho fatto perchè ho un carattere “alla giornata, frugale, disordinato e stropicciato”. Ma questo comunque non è che mi ha scoraggiato, perché qualcosa al giorno da trovare c’è sempre, basta l’attenzione, basta un minimo sindacale d’impegno.

Quello che scioccamente non ho calcolato è la vita che accade all’improvviso e ti tira la mazzata tra capo e collo. Più o meno quello che è successo a me in questi giorni, ciò mi ha demotivato e disimpegnato con tutto (non nascondo che ho anche pensato di approfittare di questo black out momentaneo per sparire, in punta di piedi e senza rumore).

Il momento è più o meno passato con acquazzoni passeggeri, quindi riprendo in mano questo impegno. Lo faccio con una disposizione d’animo diverso. Lo faccio pensando che questa stanza è una delle tante mie vie d’uscita, lo faccio pensando che non devo postare per forza se un giorno piove e fa brutto e io non c’ho manco il cuore per alzarmi e lavarmi (mi lavo tutti i giorni più volte al giorno ci tengo a specificarlo perché sia mai mi spunta la chiacchiera “ahhh perciò in verità quella è pure na zozzona oltre che una che fa finta di saper parlare di libri”)

In conclusione:
– Oggi è il Masini Day (la threesome così ha deciso!)
– al momento sto leggendo Jeanne Savery l’ultima rosa dell’inverno
– l’ultimo cartaceo che ho acquistato (ahhhh le meravigliose botte di culo che capitano di tanto in tanto) è Fuoco&Fiamme della Roux
– devo vedere il quarto episodio di 9-1-1 e recuperare This Is Us (del quale vidi solo il pilot quando uscì…)

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